Città di Aosta

Le location cinematografiche più iconiche

Itinerario cinematografico in Valle d’Aosta

Se siete in Valle d’Aosta, non potete perdervi una visita agli scorci, ai borghi, ai castelli, alle vallate, ai rifugi e alle viste mozzafiato che sono state location protagoniste di film internazionali. Ecco un breve itinerario cinematografico, dalla bassa all’alta Valle, alla scoperta delle peculiarità paesaggistiche, storiche e culturali valdostane apparse sul grande schermo. Nella valle di Gressoney, che da Pont-Saint-Martin risale verso il Monte Rosa, vi aspetta il Castel Savoia, residenza estiva della regina Margherita risalente ai primi del Novecento, in cui è ambientata la commedia Il peggior Natale della mia vita (Alessandro Genovesi, 2012), con protagonista Fabio De Luigi che si trova a trascorrere una vacanza disastrosa con la moglie e i suoceri a dispetto della cornice fiabesca in cui è ospitato. Sempre a Gressoney-Saint-Jean sono state girate alcune sequenze di House of Gucci (Ridley Scott, 2021), dedicato alla famiglia Gucci e con un cast all star tra cui spicca Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci e mandante del suo omicidio avvenuto nel 1985. Quando rischia l’arresto, Maurizio (Adam Driver) fugge verso la propria casa di Saint Moritz, che nel film è Villa Loubenò, antica residenza del Barone Luigi Beck-Peccoz, mentre le piste da sci in cui l’uomo incontra la futura compagna Paola Franchi sulle note della natalizia It’s the most wonderful time of the year di Andy Williams sono quelle di Weissmatten.

È invece la Val d’Ayas il principale teatro della commedia malinconica Tutta colpa del Paradiso, diretto e interpretato da Francesco Nuti (1985), storia di un padre che esce dal carcere e scopre che il figlio è stato adottato da una coppia che abita sulle montagne della Valle d’Aosta. L’uomo arriva così al Rifugio Paradisia all’Alpe Taconet, da cui si ha piena vista su Champoluc, dove conosce, senza mai rivelare la propria identità, il figlio e i genitori adottivi (Ornella Muti e Roberto Alpi). La Val d’Ayas è anche il cuore scenografico di Le otto montagne (Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, 2022), tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti e premio della Giuria al Festival di Cannes, storia della profonda amicizia tra Bruno (Alessandro Borghi) e Pietro (Luca Marinelli), il primo cresciuto a Brusson nel borgo di Graines (Grana nel libro e nel film) e incapace di immaginare una vita diversa da quella in montagna, il secondo torinese e alla ricerca di sé in giro per il mondo. Le vette che i due amici salgono da bambini con il padre di Pietro, e che questi ripercorre da adulto dopo la sua morte per ricongiungersi al passato, hanno piena vista sul Monte Rosa, mentre la tappa in cui i tre sostano prima della salita con piccozza e ramponi è lo storico Rifugio Mezzalama (3036 m) sulla morena del Ghiaccio di Verra.

L’imponente Forte di Bard, antica fortificazione medioevale difensiva e oggi polo culturale che ospita mostre ed eventi, è invece presente nell’avventuroso e fantascientifico Avengers: Age of Ultron (Joss Whedon, 2015), chiamato a rappresentare il covo del nemico che nell’incipit del film viene attaccato e sconfitto dai supereroi protagonisti nell’immaginaria città di Sokovia.

A presentare più scene ambientate tra il capoluogo valdostano e l’alta Valle è invece Chi è senza peccato… (Raffaello Matarazzo, 1952), tratto dal romanzo di Alphonse de Lamartine Geneviève, histoire d'une servante (1851) e drammatica storia d’amore con interpreti Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari. Il prato di inizio film in cui la coppia si scambia un idilliaco bacio con alle spalle la catena montuosa del Monte Bianco è quello di Verrand, a Pré-Saint-Didier, mentre la stradina in cui camminano mano nella mano rientrando in paese ha alle spalle la cappella di Santa Lucia. Il luogo in cui la donna si precipita alla ricerca del figlio è la Chiesa di San Lorenzo di Aosta, mentre la strada che percorre appena uscita dal carcere costeggia la Torre dei Balivi, che fino al 1984 fu prigione e che oggi ospita l’istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta.

A rendere più cinematografica la Valle d’Aosta è stato indubbiamente anche il genovese Paolo Villaggio con l’interpretazione dei suoi due personaggi comici più iconici, ovvero il ragioniere Ugo Fantozzi e il goffo Giandomenico Fracchia. Nel primo film della saga (Fantozzi, Luciano Salce, 1975), Fantozzi si reca nella rinomata località sciistica di Courmayeur insieme alla signorina Silvani e al geometra Calboni tra sfortune e disagi quali l’ibernazione da alta quota, la pericolosa ruzzolata dalle piste dopo aver detto di essere stato azzurro di sci e lo sprofondamento nel paiolo di polenta servita ai commensali della Maison de Filippo a Entrèves durante la notte di Capodanno. Nel parodico e tragicomico Fracchia contro Dracula (Neri Parenti, 1985), l’inconcludente agente immobiliare Giandomenico Fracchia prova invece a vendere un maniero della Transilvania, i cui esterni sono quelli del signorile castello di Fénis, al ragionier Filini (Gigi Reder), ma il luogo si scoprirà ben presto essere abitato dai vampiri.

Courmayeur rappresenta anche l’immaginaria località montana Bellair in Diabolik (Manetti Bros, 2021), thriller di ispirazione hitchcockiana uscito in occasione del centenario della nascita del re del terrore nato dalla penna delle sorelle milanesi Angela e Lucia Giussani e adattamento del fumetto L’arresto di Diabolik incentrato sul primo incontro tra il celebre antieroe in nero (Luca Marinelli) e la sua biondissima complice Eva Kent (Miriam Leone).

La Valle d’Aosta è infine il set privilegiato della serie televisiva Rocco Schiavone (in produzione dal 2016), con protagonista il poliziotto eponimo nato dalla penna di Antonio Manzini e interpretato da Marco Giallini che, di episodio in episodio, investiga con modi burberi e ai limiti della legalità sui crimini che turbano l’apparentemente tranquilla regione valdostana, muovendosi tra il capoluogo (con il Teatro Romano, Porta Pretoria, Piazza Chanoux, l’Arco d’Augusto e la Collegiata di Sant’Orso) e le vallate laterali (da Punta Helbronner al Castello Reale di Sarre, dal Villaggio Cunéaz in Val d’Ayas a Saint-Nicolas).

Biglietti d'ingresso

Il biglietto combinato include l'ingresso al Teatro, Criptoportico, Prezzo intero - 10,00€, Prezzo ridotto - 8,00€ (accompagnati dalla guida turistica valdostana)
Chiostro di Sant'Orso - 1€.

 

Visita guidata - Le location cinematografiche più iconiche

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